L’OPPOSIZIONE DEL M5S ALLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
Ci voleva il #M5S per avere una seria forza politica che facesse opposizione in Parlamento.
Abbiamo provato in tutti i modi a far capire al Partito Democratico che le priorità per i cittadini fossero il Reddito di cittadinanza, il Conflitto d’interessi e la Legge anticorruzione. Loro hanno continuato a imporsi con atti di forza per portare avanti la scellerata riforma costituzionale che nessun cittadino gli ha chiesto di fare.
Siamo stati collaborativi cercando di migliorare il testo con emendamenti riguardanti la democrazia diretta; ne abbiamo chiesti soltanto 10, non abbiamo chiesto la luna! Ma nonostante questo abbiamo riscontrato una chiusura totale da parte del Governo a riaprire il testo che, qualora modificato, allungherebbe i tempi di approvazione. Renzi si è impegnato pubblicamente ad approvare le riforme entro il 14 febbraio per cui ha imposto ai suoi mandanti in Parlamento una brusca accelerata sul calendario dei lavori. Lui vuole essere un comandante incontrastato per apparire agli occhi della gente colui che arriva agli obiettivi: l’importante è “fare”, il “come” e il “cosa” non sono importanti. Il Parlamento da questo lunedì ha quindi cambiato il ritmo dei lavori: votazioni dalle 9.00 del mattino alle 23.00 di sera. Ma per Renzi non era ancora sufficiente, bisognava fare più in fretta. Per questo, ieri sera la serva de potere Laura Boldrini ha proposto e fatto votare all’aula la seduta cosiddetta “ seduta fiume” ovvero la prosecuzione dei lavori ad oltranza, giorno e notte. Per noi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo iniziato a opporci duramente protestando e facendo valere le nostre ragioni, ma sempre nel rispetto dell’istituzione che rappresentiamo. La seduta di ieri è stata sospesa alle 2.00 di notte a causa delle nostre richieste estenuanti di non far andare avanti i lavori. Questa mattina la seduta è ripresa alle 9.00 ed è stata nuovamente sospesa in quanto uscendo dall’aula abbiamo fatto mancare il numero legale.
Stiamo mettendo in bastoni tra le ruote al Governo in segno di protesta: per noi questi metodi sono antidemocratici e non rispettano la volontà dei cittadini. Questo significa fare opposizione, quella che questo Paese non ha avuto negli ultimi trentanni.
Continueremo con tutte le forze a opporci e proporre leggi utili per i cittadini. #OpenCamera